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Hortus Conclusus 2019, V ed.

gio 05 set

|

Corte Villani

Pinin e le masche

Pinin è un solitario abitatore dei boschi. Ai pochi che riescono a trovarlo egli parla della sua vita, di un lungo viaggio, di un amore, di ricordi, di mondi possibili. E di “masche”, amiche e sconosciute, protettrici e crudeli. Uno spettacolo storico, un grande attore.

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Pinin e le masche
Pinin e le masche

Orario & Sede

05 set 2019, 21:00

Corte Villani, @10 via Goffredo mameli

Info sull'evento

Per accedere a tutti gli eventi della rassegna Hortus Conclusus è necessario sottoscrivere la tessera associativa "Amici di Hortus". Il costo è di quindici euro, gratis per i minori. Le tessere possono essere sottoscritte presso il nostro INFOPOINT @23 di via Paolo da Novi o nei luoghi di spettacolo sino a mezz'ora prima degli eventi e non oltre. 

TEATRO

Teatro degli Acerbi

PININ E LE MASCHE

di Luciano Nattino, liberamente tratto dal racconto di Davide Lajolo

con Massimo Barbero

regia di Fabio Fassio

Durata 

45 minuti

Pinin è un solitario abitatore dei boschi. Non torna più in paese da tempo. Ai pochi che riescono a trovarlo egli parla della sua vita, di un lungo viaggio, di un amore, di ricordi, di mondi possibili. E di “masche”, amiche e sconosciute, protettrici e crudeli. Per incontrare Pinin è necessario andare nei suoi luoghi, che sono distanti dalla civiltà, dai rumori dell'oggi. Dunque occorre innanzitutto camminare per piccoli sentieri e poi attendere in un luogo specifico, tra il fitto degli alberi, prendendo posto attorno a una torcia. E, se non si è troppo rumorosi o curiosi, lui, Pinin, potrebbe arrivare. È brusco, selvatico, non parla volentieri ma, se gli prende la vena buona, può parlare a lungo. Le sue sono storie di alberi, di uomini, di un amore lontano. Sono anche storie di guerre, di ricordi, di viaggi, di fughe. E sono, soprattutto, storie di masche, storie di quegli esseri che proteggono, a modo loro, la terra.

"Negli attimi, pur sempre troppo brevi, durante i quali Massimo era Pinin (un osmosi è germogliata), ho provato sensazioni che mi hanno carezzato il cuore rendendomi interprete di un linguaggio, lo stesso, parlato dal bravo attore con un lirismo ed un'intensità toccanti oltre ogni limite." Maurizio Messori, Santiago Smemorie

 

“Uno straordinario Massimo Barbero che, immerso in un totale trasporto e grande professionalità, diventa il solitario abitatore dei boschi. [...] a parlare è l'alternanza del giorno e della notte, sono le piante e gli animali, le stagioni e il silenzio, l'immagine e il proprio sentire." Chiara Cane, Il Monferrato

[…] ciò che si assapora è l’immaginato e il percepito, come il profumo del vin brulé che arriva alle narici. Barbero crea una magia atavica che spiazza e coinvolge totalmente, come un sogno in cui si ritrova la radice della realtà. Proprio le radici sono l’unica cosa che conta e Ulisse (eroe che ricorda a Pinin le ore di lettura con la donna amata, ma anche nome di battaglia del partigiano Lajolo) torna alle sue origini, a ciò che rimane autentico. Pinin è tale, lo sono i suoi ricordi e il suo aspetto allucinato e visionario è una rivelazione, mediata attraverso la sorpresa e l’ironia. Tutto è immediato, la narrazione si rivolge al pubblico che è interlocutore attivo, seppur silente. Per questo è difficile parlare di spettacolo, di protagonista e di pubblico: la forza del testo e la bravura di Barbero stanno nella rottura di qualunque schema palco- quarta parete – platea.” Nicoletta Cavanna, Radio Gold

Il teatro degli Acerbi è una compagnia teatrale professionale che opera da oltre quindici anni sul territorio astigiano, regionale e nazionale attraverso la produzione e circuitazione di spettacoli teatrali, l’attività didattica svolta all’interno delle scuole, per gli adulti e specialistica per gli operatori del settore, l’organizzazione di eventi culturali: rassegne, festival e stagioni teatrali.

È sostenuta dalla Regione Piemonte attraverso la L.R. n.68-1980 sulle attività professionali del teatro di prosa e collabora con i principali Enti ed Istituzioni regionali quali la Fondazione Piemonte dal Vivo - Circuito Regionale Multidisciplinare, la Fondazione Casa del Teatro Ragazzi e Giovani del Piemonte e altri.

Dal 2013 è diventata una cooperativa teatrale, formata in prevalenza da artisti under 35 nei ruoli di progettisti, ideatori, attori, cantanti, performer, esecutori, promotori ed organizzatori degli interventi.

Al nucleo stabile della cooperativa si affiancano giovani artisti locali e collaborazioni con artisti e compagnie piemontesi e nazionali.

Massimo Barbero 1974. Teatrante, fondatore della compagnia. Attore in diversi spettacoli, si forma con Esther Ruggiero e segue percorsi di formazione con Luciano Nattino, Danio Manfredini, Eugenio Allegri, Michael Margotta, Oscar De Summa, Adriano Iurissevich, Danilo Bruni, Eugenio Guglielminetti e altri. Per la compagnia è project manager e dirige progetti di stagioni, festival e culturali per il territorio; si occupa della promozione e comunicazione. Collabora con Luciano Nattino e la Casa degli alfieri.

Hospes

Alessandra Villani, condomini di via Goffredo Mameli 10

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